Le faux miroir - Renè Magritte, 1929, olio su tela, 54x81cm, MoMa, New York
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Visualizzazione dei post da maggio 26, 2019
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PALOMAR e POPPER: conoscenza é continua evoluzione Lo stesso Calvino afferma del suo libro: " Rileggendo il tutto, m'accorgo che la storia di Palomar si può riassumere in due frasi: un uomo si mette in marcia per raggiungere, passo a passo, la saggezza, non è ancora arrivato. " Comune è la visione della scienza che ci offre il filosofo neopositivista Popper definendola come una palafitta instabile i cui pali rappresentano le varie teorie scientifiche, ognuna pronta ad essere sostituita da una nuova scoperta. Impossibile dunque fissare un punto d'arrivo del sapere.
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CONCEZIONE LEOPARDIANA DEL VERO in Palomar Durante l'analisi della realtà e dei fenomeni che Palomar porta avanti, talvolta egli giunge a conclusioni estremamente distanti da ciò che inizialmente si aspettava e ciò provoca in lui uno stato di angoscia, che cresce con la scoperta di nuovi aspetti; questo stato corrisponde con la visione leopardiana che il poeta ci offre ad esempio nel “ Canto notturno di un pastore errante dell'Asia ” in cui si sottolinea come la funzione del vero sia distruttrice, elimina tutte le illusioni che il giovane riserva per il futuro e lo rende consapevole dei limiti dell’uomo.