TEORIA CORRISPONDENTISTA DELLA VERITÀ
Teoria gnoseologica secondo la quale la mente riflette, senza modificazioni, ciò che esiste in sé al di fuori di noi. Aristotele, principale rappresentante di tale linea di pensiero, considera la verità come una proprietà intrinseca delle cose e limita l’applicazione sensata delle qualifiche di “vero” e “falso” al discorso apofantico, cioè alle proposizioni affermative o negative. L’alternativa vero o falso si applica quindi solo a una parte di ciò che è dotato di significato, ma la significatività è comunque una condizione necessaria perché tale alternativa sia pertinente: per poter essere falsa una proposizione dev’essere dotata di significato. Questo modo di considerare la verità è rimasto presente in tutto il pensiero occidentale sino ad oggi, tuttavia si è talora contestato che esso sia l’unico legittimo. 

Enciclopedia Garzanti, 1981

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