VERITÀ E INGEGNERIA
La nozione di “vero” espressa dalla teoria corrispondentista affonda le sue radici nella celebre asserzione aristotelica: “Vero è dire che l’essere è e il non essere non è. Falso è dire che l’essere non è e non essere è”. A partire da qui prese le mosse Wittgenstein il quale definì la verità in termini di corrispondenza tra linguaggio e mondo: un’asserzione è vera se descrive uno stato dei fatti del mondo.
Suddetta teoria funziona perfettamente se limitata al mondo oggettivo dei fatti quale può essere considerato quello ingegneristico. Infatti la disciplina può essere considerata come proiezione particolare della teoria esplicitata: così come si può dire che una cosa è vera solo se ha una corrispondenza nella realtà, così si può individuare una corrispondenza tra il progetto e i dati empirici, elementi fondamentali nell’attività di un ingegnere.


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