
CONCLUSIONE Fin dall'antichità il concetto di verità ha rappresentato uno dei più grandi misteri per l'uomo ma al contempo una perenne necessità, necessità di ricercarla, necessità di definirla, di stabilire un criterio universale per potervi giungere. La più antica fonte di verità è rappresentata dalla mitologia , contenente sentenze eterne tramandate oralmente nei secoli che hanno contribuito a plasmare i popoli. L'evoluzione di questi stessi popoli ha fatto si che proprio su questa verità venissero posti maggiori interrogativi dando vita a due problemi differenti, l'uno strettamente ontologico e l'altro gnoseologico. Dal punto di vista ontologico essa è stata interpretata da Aristotele come proprietà degli enunciati apofantici, da Platone come stato del mondo delle idee di cui la realtà è solo una copia e successivamente con la venuta del cristianesimo impersonificata con il Logos divino. Lo stesso problema ontologico venne a...